Ci offrono un luogo consono all’assorbimento dei loro valori. Un luogo caldo, accogliente, in cui ci imprimono i loro sogni di gloria. Ci invitano a domandare, a desiderare sempre di più, ad aspettare con trepidazione il nostro futuro. Poco importa delle disillusioni del mondo esterno, del grigiore che copre le strade, gli autobus, le persone. Poco importa per adesso, finchè il mondo vero è racchiuso in una stanza colorata, con la creatività espressa sulle pareti, dove la conoscenza è dinamica e divertente, curiosa, con dei grandi occhi su ogni lettera dell’alfabeto. Il tempo scorre, e l’agilità di pochi anni fa diventa più pastosa, come vischio, fino quasi a non muoversi più. Diventerà uno stagno, una palude, ma cerchiamo comunque di andare avanti, di non rimanere fermi per non essere risucchiati dalle sabbie mobili. Durante il percorso qualcuno si perde. C’è chi non smette mai di vedere il mondo a colori, anche quando l’impatto con la realtà risulta troppo forte, e l’airbag non sempre funziona. Altri conoscono il grigiore da tempo, vi si abituano, lo assorbono. Devi trovare il giusto equilibrio: conoscere fin tanto da imparare a destreggiarsi fra gli automi, ma non tanto da diventarne uno. Arrivi insomma ad un punto in cui riconosci che c’è del marcio, ma vuoi comunque creare una buona ricetta con quello che marcio ancora non è. Così continui a imparare, a perfezionare le tue abilità, a distinguere in modo sempre più preciso gli ingredienti secondo la scala del marcio e di tutte le sue sfumature. Diventi bravissimo, ottimissimo, tutti trenta, centodiecielode. Uno chef modello, colui che sarà in grado di fornire la ricetta del futuro migliore. E invece chef non lo sarai, o almeno non subito. Serve un po’ di gavetta. E quel “un po’” si dilata sempre di più.Ad un certo punto, però, ci sei. Ѐ la tua ora, e ti viene passato il testimone. Soltanto, non si tratta più di un classico rito di passaggio. Questa volta è stato appesantito e renderà la nostra corsa più difficoltosa. Ѐ pieno di piombo, di sporcizia, del cemento che copre tutti i disadattati. Ѐ un testimone pieno di problemi, ma problemi grandi, di quelli che hanno bisogno di tanto tempo per essere semplificati e ridotti in piccoli ossicini da seppellire facilmente. E ci è stato dato tardi, molto tardi. Durante il passaggio, si sentono delle urla. Sono distanti, come un’eco di sottofondo, un brusio costante. Riesco a cogliere qualche parola. Fannulloni. Nullafacenti. Svogliati, non volete impegnarvi, sempre a cazzeggiare su internet.
Mi sembra proprio che provengano da chi il testimone ce l’ha consegnato.