Igiene dell’assassino

In memoria di Stefano Cucchi.

Non è solo chi la mano 
ha menato sopra il corpo 
a dover guardar lontano 
per fuggir le sbarre o il torto. 

È il Ministro della mala
che bordeggia nella notte, 
confondendo ancor la scala
o lo spinello con le botte. 

Che non vadano mai obliati
la penombra del martirio
di chi osteggia la tortura

e chi ancora non l’abiura,
ma s’atteggia a suo vicario
nel tacer degli addestrati.  

Il titolo di questo sonetto è liberamente ispirato ad un romanzo di Amélie Nothomb.

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